Le imprese dovranno stipulare una polizza assicurativa per coprire i danni a beni come terreni, fabbricati, impianti e macchinari, causati da eventi catastrofici come sismi, alluvioni, frane e inondazioni. La legge di bilancio 2024 (legge n. 213/2023, comma 101) ha introdotto questo obbligo, e il decreto del ministro dell’economia e delle finanze (d.m. mef) n. 18 del 30 gennaio 2025 ne ha stabilito i dettagli.
Sono obbligate tutte le imprese iscritte nel Registro delle imprese, incluse le ditte individuali e le società tra professionisti (STP). Sono invece escluse le imprese agricole (art. 2135 cod. civ.), in quanto già coperte da un fondo mutualistico nazionale dedicato (art. 1, comma 515, legge n. 234/2021). L’obbligo non riguarda neanche gli studi professionali, in quanto non sono iscritti al Registro delle imprese.Le scadenze per l’attivazione della polizza variano in base alla dimensione dell’impresa, definita secondo i parametri della raccomandazione ce 2003/361:
Imprese di medie dimensioni: entro il 1° ottobre 2025 (meno di 250 dipendenti e fatturato ≤ 50 milioni di euro o totale di bilancio ≤ 43 milioni di euro). Piccole e microimprese: entro il 31 dicembre 2025. Grandi imprese: l’obbligo è già scattato il 31 marzo 2025.Per ora, l’unica sanzione prevista per le aziende che non stipulano la polizza è l’esclusione dai contributi pubblici, aiuti o agevolazioni del ministero delle imprese e del made in Italy (MIMIT), secondo quanto stabilito dal decreto del 18 giugno 2025.
Per determinare il valore dei beni da assicurare, si deve considerare il costo di ricostruzione a nuovo per gli immobili e il costo di rimpiazzo per macchinari, impianti e attrezzature.