Spesso il bilancio di una PMI mostra un patrimonio netto apparentemente solido, rassicurando soci e stakeholder.
Tuttavia, quando un analista del rischio o un investitore esperto guarda i numeri, fa subito una "pulizia" mentale di quel valore. Perché? Perché non tutto il patrimonio è composto da beni concreti e realizzabili in caso di crisi. Entra qui in gioco il concetto di "patrimonio netto tangibile" (o Tangible Net Worth).
Questo indicatore offre una visione prudenziale e rigorosa della solidità aziendale, eliminando tutto ciò che è immateriale e che potrebbe non avere un valore di mercato reale se l'azienda dovesse cessare l'attività domani.
Cos'è e come si calcola
Il patrimonio netto tangibile rappresenta il capitale proprio dell'azienda decurtato di tutte quelle voci dell'attivo che non sono "fisiche" o finanziarie certe. È il valore che resterebbe agli azionisti se si liquidassero solo gli asset tangibili e si pagassero tutti i debiti.
Per calcolarlo, partiamo dai dati dello stato patrimoniale.
Si prende il Totale Patrimonio Netto (passivo, voce A) e si sottraggono le Immobilizzazioni Immateriali (attivo, voce B.I).
Tra queste voci da sottrarre troviamo:
- costi di impianto e ampliamento
- costi di sviluppo (se capitalizzati)
- avviamento (spesso il valore più grande)
- brevetti o marchi (se il loro valore di mercato è dubbio o difficile da realizzare velocemente).
Questo calcolo è una doccia fredda di realismo.
- valore positivo e alto: indica che l'azienda è capitalizzata con "denaro vero" o beni reali (immobili, macchinari, crediti) che coprono le passività e lasciano ricchezza agli azionisti. È il segnale di massima solidità.
- valore vicino allo zero o negativo: è un segnale molto pericoloso, anche se il patrimonio netto contabile è positivo. Significa che la "ricchezza" dell'azienda è costituita interamente da promesse future (come l'avviamento) o da costi passati capitalizzati (spese di R&S o pubblicità) che non hanno valore di recupero. Se l'azienda andasse in difficoltà, quegli asset varrebbero zero e i debiti supererebbero gli asset reali, portando a un deficit patrimoniale sostanziale.
Perché è strategico per la tua PMI
Le banche e i fondi di garanzia guardano quasi sempre al patrimonio netto tangibile per calcolare il rating. Un'azienda con molto avviamento iscritto a bilancio (magari derivante da vecchie acquisizioni) potrebbe sentirsi ricca, ma per la banca è sottocapitalizzata se il netto tangibile è basso.
Comprendere questo KPI aiuta l'imprenditore a prendere decisioni sulla politica di bilancio. Capitalizzare troppi costi (es. manutenzioni o sviluppo) migliora l'utile a breve termine, ma gonfia l'attivo di "aria", peggiorando la qualità del patrimonio agli occhi degli analisti.
Inoltre, in caso di cessione dell'azienda, il compratore partirà da questo valore. Avere un patrimonio netto tangibile robusto giustifica valutazioni più alte e riduce la necessità di garanzie personali (fideiussioni) da parte dell'imprenditore per ottenere credito.
Analisi di bilancio
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Clicca qui per approfondireUn esempio pratico
Consideriamo la "Software 2000 Srl". Ha un patrimonio netto di 500.000 euro. A prima vista sembra solida. Tuttavia, guardando l'attivo, notiamo che ha iscritto "Costi di sviluppo software" per 300.000 euro e un "Avviamento" di 250.000 euro derivante dall'acquisto di una piccola startup.
Totale intangibili: 550.000 euro.
Patrimonio netto tangibile: 500.000 - 550.000 = -50.000 euro.
Nonostante il bilancio sia in utile, dal punto di vista tangibile l'azienda ha un patrimonio negativo. In caso di fallimento, i costi di sviluppo e l'avviamento non si possono vendere per ripagare i creditori. La banca valuterà questa azienda come molto rischiosa.
Conclusione e azioni chiave
Non lasciarti ingannare dal solo patrimonio netto contabile.
- calcola il tuo patrimonio netto tangibile sottraendo tutte le voci immateriali.
- se il risultato è debole, valuta di trattenere gli utili in azienda (a riserva) invece di distribuirli, per rafforzare la base patrimoniale vera.
- sii prudente nella capitalizzazione dei costi: meglio spesarli subito se vuoi un bilancio più "pulito" e credibile.
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